Il confine
Durante la formazione ci viene da subito spiegato che esiste una linea di demarcazione ben precisa tra noi e l'utente che ci viene assegnato. Una sottile linea che separa la vita professionale, dove dedichi anima e corpo ad una persona… ma, a lavoro finito, ognuno per se! Quella linea non andrebbe mai superata (e sarebbe superfluo spiegarne il perché)…. ma siamo esseri umani e a volte, troppe volte, ci lasciamo sopraffare dai sentimenti: il vecchietto che consideri un nonno “acquisito", il bambino che diventa un tuo fratellino minore, la ragazza che col tempo diventa una tua amica e ti sembra di conoscerla da una vita.
Avvicinarsi
Conobbi S. nel luglio ’21; una ragazza solare, bellissima e sempre alla moda. Dopo l’iniziale e rituale presentazione, nonostante mi fosse stata descritta come una persona difficile, di larghe pretese e con un carattere duro mi bastò poco per capire che, in fondo, quello che cercava non era un oss o una qualsiasi altra figura professionale che l'aiutasse nella quotidianità: lei cercava un'amica. Non che non ne abbia, anzi, ma lei non sopporta l'idea di essere considerata solo come “ore di lavoro" di una persona, che si reca in casa sua, fa quello che deve fare e finito il turno se ne va e sinceramente la comprendo perfettamente (nessuno vorrebbe essere considerato come materiale da lavoro).
Scegliere l’abito “giusto”
Il lavoro con lei è semplice, niente di diverso dal solito. Il bello è ciò che c’è intorno: la ricerca del regalo perfetto per il compleanno di suo padre, l’acquisto di un nuovo costume da mare per l’estate, scegliere la meta per il prossimo viaggio…. Ultimamente siamo impegnate nella ricerca di un abito da indossare al matrimonio di suo fratello ad agosto…. quindi ci diamo dentro con riviste, programmi tv, siti internet e tutto il resto: “Noooo, questo no, mi fa il sedere enorme!...Guarda questo che bello invece!!!!” “No S.! Sto’ colore ti sta male: sembreresti un paralume!” “Si ma con questo modello la sacca del catetere non si vede!” :-)
Oltre la patologia
S. è un esempio di vita: lei non si arrende, non permette a nessuno di dirle “tu non puoi" o “per te è troppo" o, peggio ancora “nelle tue condizioni non si può fare"…. S. nonostante la sua condizione non si lascia abbattere e accetta sempre nuove sfide. S. sa che, presto o tardi, la sua patologia avrà la meglio…ma fino a quel momento è lei a comandare!
S. ha la sla…..MA SE NE FREGA!
Di recente ha deciso che una laurea in farmaceutica non le basta e si è iscritta a lingue: “M. sono ufficialmente una matricola!!! :D :D. Quindi diamoci dentro con lo studio, scarichiamo i programmi, libri da studiare… oh mio dio devo finire il programma entro questo mese!!! Come faccio????” … E si chiede perché la prendo in giro! :D
Di se stessa dice sempre di non essere perfetta, ma di essere solo un'edizione limitata…..tutti noi dovremmo prendere spunto da persone come lei e spesso non ci rendiamo conto delle “fortune" che abbiamo e sprechiamo del tempo prezioso a lamentarci di ciò che non abbiamo.
Vai grande donna e continua a risplendere!
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